domenica 20 aprile 2014

LA MECCANICA QUANTISTICA E LA COSCIENZA QUANTICA

 LA  MECCANICA  QUANTISTICA  E  LA  COSCIENZA QUANTICA

 

Il fenomeno paranormale, messo a raffronto con le risultanze e le conclusioni della fisica quantistica mostra di trovare in esse una piena corrispondenza, un inquadramento, una giustificazione e una validità scientifica.
La fisica quantistica ci dice che la Realtà - il mondo e l’universo - è una realtà fenomenica, costituita cioè da fenomeni; e ci dice che i fenomeni, così costitutivi della realtà, sono una realtà realizzata e osservata dalla Coscienza quantica.
Il fenomeno paranormale è anch’esso un fenomeno ed è anch’esso un prodotto della mente, dell’anima umana, incarnata o spirituale disincarnata. Quindi la fisica quantistica ci interessa per tale raccordo, che completa la teoria, la conoscenza e lo studio della parapsicologia.

L’atomo, che è la base di tutto, ha una duplice natura e una duplice funzione: ondulatoria e corpuscolare. Nel suo “aspetto” ondulatorio è un’onda di probabilità e una vibrazione di energia che collassa in atomo corpuscolare, e così dà luogo a una realtà (corpuscolare, concreta).
Tale collasso e cambiamento di natura e funzione avvengono a seguito dell’osservazione (o della sperimentazione) di un osservatore (o dello sperimentatore). La Realtà, dunque, è tale in quanto è osservata (e così prodotta) da un “osservatore”, che è la Coscienza quantica (la coscienza che funziona a livello quantistico).
La realtà così realizzata da tale Coscienza appare pertanto essere una “realtà osservata” ed ha quindi natura di “fenomeno” (da φαινειν, apparire) cioè un qualcosa che “appare”, che “si dà” all’osservatore (che osservandola la fa collassare, la produce) e alla (sua) coscienza (nella quale appare, collassa, si produce).

Ma l'atomo è anche un'onda come dimostra l'esperimento "della doppia fenditura". Un elettrone lanciato su una barriera con una doppia fenditura produce una figura
d’interferenza sullo schermo rilevatore (segno che è passato attraverso tutti e due i buchi) e non la figura di un punto (di fronte del buco attraversato) come dovrebbe essere in base alla natura corpuscolare

Ermete Trismegisto realizza dalle sue mani il sole e la terra (la Realtà materiale) Raffigurazione alchemica che il fenomeno (la realtà fenomenica) sgorga dalla sua anima

Il fenomeno (che è un insieme coordinato e finalizzato di atomi collassati in corpuscoli) parimenti insorge (“collassa”) da una sua interiorità profonda - dove ne giace l’Idea insieme a tante altre possibilità.
Consideriamo e chiamiamo tale interiorità “anima del fenomeno”; in essa l’Idea esiste come fenomeno in potenza, in attesa di essere esteriorizzata divenendo così (acquistando così natura di) fenomeno in atto.

Immediato vengono il confronto e la deduzione che l’anima del fenomeno corrisponde (nel suo momento elementare) all’atomo ondulatorio (che, come detto, è un’onda di probabilità, delle quali, collassando, se ne realizza una). Parimenti nell’interiorità del fenomeno giacciono un grumo, un’onda di Idee- possibilità, delle quali se ne realizzerà una, il fenomeno concreto che avviene, corrispondente, sempre nel suo momento elementare, all’atomo corpuscolare.
In tale visuale va visto anche tutto l’universo, che è una realtà fenomenica; è costituito cioè da un insieme di fenomeni che sono in espansione nello spazio e nel tempo a seguito del collasso Big Bang.

Quindi tutto – dall’atomo al singolo specifico fenomeno, fino all’intero Universo – ruota e converge attorno al concetto di una realtà fatta di elementi e di eventi che innanzitutto esistono in potenza, come possibilità, in una loro interiorità dinamica, che è anche una vibrazione di energia: l’onda di probabilità dell’atomo ondulatorio, l’Idea interiore al fenomeno, il punto infinitesimale ed infinito (“sintopico”) di energia che esplode (“collassa”) nel Big Bang.
Questi elementi interiori e in potenza poi per il loro dinamismo ed energia intrinseca si esteriorizzano (collassano all’esterno) come elementi ed eventi concreti, in atto: l’atomo corpuscolare, il fenomeno, l’Universo.

Ed è la Coscienza profonda, inconscia che opera questo collasso da (Idea interiore) “in potenza” a (fenomeno esterno) “in atto”.
Ed è sempre la Coscienza che osserva l’esito di questo collassare, è alla Coscienza che tutto questo (il fenomeno e l’Universo fenomenico) appare.
Il Pensiero profondo pensa il fenomeno e il fenomeno si dà; e così la Realtà si attua. Ma si attua davanti (“dentro”) alla Coscienza che la osserva; e che la guida in questo suo attuarsi e svolgersi.
La guida e l’attua nel suo svolgimento non “giocando ai dadi”, come obiettava criticamente Einstein “Dio non gioca ai dadi”, ma in base a dei valori e a dei fini che vuole conseguire.

Dante Alighieri e la sia opera "la Divina Commedia" rappresentano sinteticamente l'autore dalla cui mente sgorga l'Idea, l'Idea come pensata (l'inferno, il purgatorio e il paradiso) e il libro che ne è la sua attuazione materiale

Tutto sgorga dal Pensiero, dalla Coscienza quantica

Insomma, il fenomeno e l’Universo sono una realtà che si manifesta all’esterno sgorgando dall’anima interiore.
La Coscienza quantica è la consapevolezza sconosciuta profonda che l’erutta fuori e la realizza.

Ma è un “fuori” che è un “dentro di sé”, esiste in quanto l’osserva, l’esistenza è data dall’osservazione fattane come qualcosa di esterno.

Ma il mondo "pensato" in quanto "osservato" è visto anche come distinto e fuori da sé ("esterno")

In questo modo e a questo livello (quantico) l’oggettivo e il soggettivo non si distinguono più, sfumano l’uno nell’altro. ma questo, appunto, a livello di fisica quantica e di Coscienza quantica. A livello di fisica classica, galileiana e newtoniana, e a livello di vita quotidiana nulla cambia circa l’apparenza e il modo di essere oggettivo del mondo e dei suoi fenomeni visti e vissuti come ben di-stinti dalla soggettività del percipiente, del suo Io e della sua coscienza.

Nei giorni della Settimana Santa sul corpo della mistica Natuzza Evolo sorgevano delle dermografie a carattere sacro, come segno dell'operatività nel mondo fisico (effetto psicosomatico) della sua emozione per l'immedesimazione nella passione di Cristo

Tutto questo vale – “così è” - per i fenomeni normali e per il mondo attorno a noi. Ma tutto questo vale pienamente anche per i fenomeni paranormali; anche per essi le cose stanno esattamente così.
a) il fenomeno paranormale è anch’esso un fenomeno, cioè un qualcosa che “appare” e che avviene nel mondo.
b) anch’esso, come ogni altro fenomeno, collassa e appare, cioè affiora in forma fisica nel mondo, provenendo dall’interiorità, dall’anima a seguito di un Big Bang emozionale, di una vibrazione (sentimento) dell’anima ( “percossa” da un trauma). Il parallelismo è pieno.

Fenomeno normale L'eruzione di un vulcano è l'espressione di una manifestazione esterna ("collasso")  di una energia profonda interiore

Fenomeno normale. De Chirico ripreso mentre dipinge, produce una sua opera. Espressione del "collasso" all'esterno dell'Idea (onda di energia immateriale) che così si realizza nel mondo materiale (corpuscolare)

Dunque: il fenomeno paranormale emerge nel nostro mondo materiale spaziotemporale come prodotto dell’anima (nostra o di una Entità spirituale disincarnata, per chi come me ci crede), cioè da una interiorità non spaziotemporale.
Costituisce l’espressione e l’attuazione concreta esterna (il “collasso”) in forma dimensionata spaziotemporalmente di una percezione extrasensoriale altamente emozionale (quindi carica di energia) percepita nel profondo inconscio dove quel fatto è in potenza (come possibilità che poi si attua quando ne insorgono le motivazioni e le condizioni emozionali).
È chiara l’analogia con le concezioni del mondo quantico dove l’atomo corpuscolare è l’attuazione (il “collasso”) in forma spaziotemporale di una delle possibilità dell’atomo onda di probabilità adimensionale; dove il fenomeno (che è un insieme coordinato di atomi corpuscolari) collassa dall’anima del fenomeno stesso; e l’Universo, che è un insieme di fenomeni spaziotemporali, nasce dal collasso (“Big Bang”) del punto iniziale di energia infinita e infinitesimale, in quanto tale adimensionale.
Tutto scaturisce da una propria interiorità dove la realtà concreta, spaziotemporale “in atto”, sia normale che paranormale, già esiste in potenza e in modo non spaziotemporale, carica di energia vibrante, pronta ad attuarsi per queste sue proprie vibrazioni.

Fenomeno paranormale (mistico) S. Teresa in estasi (scultura del Bernini). L'estasi rappresenta il collasso (psicosomatico) all'esterno operato dal (dall'immedesimazione nel) Superiore divino.

Fenomeno paranormale.Il rettorato di Borley che negli anni '30 fu teatro di numerosi fenomeni di infestazione e poltergeist. Il poltergeist, che è un insieme di manifestazioni fisiche caotiche e ripetitive non rapportabili a una causa fisica evidente, è espressione di turbative psichiche interiori di una persona e rappresenta il  collasso  nel mondo fisico di tali turbative che in questo modo si scaricano

Fenomeno paranormale poltergeist. Lampadari che si muovono da soli. E' una immagine del poltergeist di Rosenheim, studiato da Hans Bender

L’atomo onda di probabilità, l’anima del fenomeno, il punto infinito e infinitesimale che esplode nel Big Bang, cioè “l’interiorità”, in quanto momento di energia vibrante (e che questa sua vibrazione fa collassare) sono il luogo della sintropia. La realtà concreta che ne scaturisce, l’atomo corpuscolare, il fenomeno e l’Universo tutto, sono il luogo dell’entropia.
L’anima interiore dalla cui energia vibrante tutto discende in quanto adimensionale non spaziotemporale è il luogo della sincronia, della sintopia, tutto vi coesiste tutt’assieme. Di conseguenza attengono a questa realtà interiore il principio di “non località” e l’entanglement.
La realtà concreta che ne deriva è dimensionata spaziotemporalmente, è il luogo dello spazio e del tempo; che dunque non sono due contenitori vuoti che si riempiono via via dell’Universo in espansione. Ma sono parametri e attributi, cioè modi di essere delle cose materiali
La realtà materiale esterna è retta dal principio di causalità, tutto avviene per causa ed effetto. Nell’interiorità dell’anima invece vige il principio di sincronicità, tutto si accompagna e avviene in base alla significatività di una cosa con l’altra.

Una rappresentazione (ideale) del Big Bang (momento di collasso della energia iniziale)

L'Universo che ne è scaturito

e la nostra Terra con le sue creature, che ne è il prodotto finale

In conclusione, la fisica quantistica, la coscienza quantica, la sintropia, la sincronia, la sincronicità junghiana, la sintopia (il "luogo" del tutt’insieme spaziale, l'assenza di dimensioni spaziali), la "non località" (l'influenzamento di enti e stati separati) e l’entanglement conseguente, propri della fisica quantistica e da questa studiati, sono anche le nuove frontiere della parapsicologia. Questo perché tali principi e modi di essere sono propri di ciò che esiste nell'interiorità; e perché i fenomeni paranormali al pari di tutti gli altri fenomeni normali sgorgano dall’interiorità; nascono da un’Idea, da un Pensiero dell’anima, che è un campo di possibilità indeterminate e di energia vibrante giacenti nel profondo dell’anima stessa, che, collassando per la vibrazione della propria energia, assumono la natura e la funzione di fenomeno fisico (a partire dall’atomo corpuscolare) e realizzano, come complesso organico e organizzato di fenomeni, l’Universo spaziotemporale ed entropico; un Universo che è fenomenico, comprensivo dei fenomeni normali e di quelli paranormali.
Una differenza resta tuttavia fra i due tipi di fenomeno: i fenomeni normali nascono da un pensiero, da una percezione consci, cioè (dell’anima ma) mediata dai sensi. I fenomeni paranormali sgorgano, più direttamente dall’anima, da una percezione e da una emozione extrasensoriali .

Fonte: http://www.ricercapsichica.it/articoli/ppconfrontoquantica.htm

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