venerdì 25 aprile 2014

La Sintropia e i Fenomeni Paranormali

La Sintropia e i Fenomeni Paranormali

un "Sole azzurro", l'Idea, dall'interiorità irradia la sua luce di Informazione e Forza di vita

LA  SINTROPIA,  NUOVA  FRONTIERA  DELLA  PARAPSICOLOGIA

   la sintropia e i fenomeni paranormali

Felice  Masi

relazione presentata alla prima riunione del gruppo italiano della S.S.E.

 

Il principio di entropia
Il sistema del mondo fisico è caratterizzato dalla seconda legge della termodinamica – per la quale in ogni lavoro di trasformazione una parte dell’energia va sprecata in calore – e dal principio di entropia – per la quale, a seguito di queste dispersioni in calore, a un certo momento non vi sarà più energia per fare un lavoro e queste trasformazioni. Cesserà così il divenire, che è la vita dell’universo fisico. A causa di questi due principi tutti i corpi fisici sono destinati a finire e anche l’universo finirà per morte termica.


I corpi fisici organici e gli organismi sono caratterizzati da differenziazione (molteplicità di parti) e dall’organizzazione e coordinamento di queste loro parti; e quindi da ordine. Spiegheremo meglio appresso che queste loro caratteristiche sono tanto maggiori quanto maggiore è la sintropia (di cui parleremo subito) e sono invece in essi tanto minori, con loro degrado sempre maggiore, quanto maggiore è l’entropia. Quando il degrado entropico è al massimo, sono al massimo anche il disordine e lo scoordinamento funzionale tra le parti di quel corpo fisico; il quale così finisce (muore).

il matematico e fisico R..Clausius ha per primo studiato e teorizzato l'entropia

il matematico Luigi Fantappié

Il principio di sintropia
Il principio di sintropia è stato intuito e teorizzato per primo dal matematico Luigi Fantappié, par-tendo dalla considerazione che, per quanto sopra detto, tutti i fenomeni del mondo fisico sono fenomeni entropici. Ma a fronte di questi, egli dice, ve ne sono quelli di un altro tipo, i fenomeni sintropici, simmetrici e opposti quelli precedenti, retti dal principio di sintropia, complementare, opposto e simmetrico a quello di entropia. Caratteristiche del fenomeno sintropico sono – lo ab-biamo detto sopra – l’ordine, la differenziazione, l’organizzazione e il coordinamento funzionale.

Causalità e finalismo. Decorso del tempo

I fenomeni entropici sono causali, prodotti da un causa (fenomeno-causa), il cui effetto (fenomeno derivatone) è successivo nel tempo rispetto al fenomeno che lo ha causato. Il tempo, nei fenomeni entropici, scorre normalmente dal passato verso il futuro.
Nei fenomeni sintropici, invece, la causa formante (la causa che forma il fenomeno nella sua completezza) sembra essere successiva e stare nel futuro rispetto all’inizio e allo sviluppo del fenomeno. Si tratta infatti di quei fenomeni che si sviluppano progressivamente – dall’embrione all’individuo adulto maturo - secondo un programma e verso un modello finale, che li attrae e li polarizza verso di sé. La causa (finale) di questo fenomeno in attuazione è questo modello completo definitivo da attuare e che sta nel futuro; e forma così e determina dal futuro l’accadere del fenomeno. I fenomeni sintropici sono finalistici e non causali e per essi il tempo sembra dunque scorrere all’indietro, dal futuro verso il passato (soluzione matematicamente possibile, in base all’equazione di Dirac e concretamente dimostrata esistente con il positrone).

Caratteristiche dei fenomeni sintropici e di quelli entropici
a) Come detto, i fenomeni entropici sono causali, quelli sintropici sono finalistici.
b) Sempre come detto, nel rapporto entropia – sintropia, l’ordine, l’organizzazione e il coordinamento funzionale interno del fenomeno saranno tanto minori quanto maggiore è il grado di entropia del fenomeno (e, parallelamente, saranno tanto maggiori quanto maggiore è il grado di sintropia). Ordine, organizzazione e coordinamento, che sono massimi all’inizio, diminuiscono e il degrado del fenomeno aumenta, insieme all’entropia, man mano che il fenomeno (quel corpo) va avanti, fino alla sua fine quando sono al massimo entropia, disordine e scoordinamento funzionale.
c) Nei fenomeni entropici le onde del fenomeno si allontanano dalla causa (= vengono dopo nel tempo) man mano che il fenomeno si sviluppa; proprio come la cerchia di onde che si produce quando si getta un sasso nell’acqua. Fantappié chiama perciò i fenomeni entropici fenomeni a onde divergenti. Nei fenomeni sintropici, le onde del fenomeno convergono verso la causa formante futura. Sono perciò chiamati fenomeni a onde convergenti.
d) Sempre per lo stesso motivo, i fenomeni entropici sono (e sono chiamati) "a potenziale ritardato" (la potenza, la “pienezza” del fenomeno viene dopo), "quelli sintropici a potenziale anticipato" (la potenza e completezza del modello fenomenico sta alla fine).

la termodinamica e la trasformazione dell'energia - qui da pressione in forza motrice - sono alla base del divenire ma anche dl degrado entropico

i fenomeni vitali, mossi da intenzioni, sono fenomeni finalistici

I fenomeni sintropici, che nella realtà spaziotemporale esistono, sono i fenomeni vitali. I fenomeni entropici sono quelli fisici. Gli organismi viventi e le loro manifestazioni della vita attra-verso cui essi si sviluppano corrispondono infatti a tutte quelle caratteristiche che abbiamo detto: differenziazione (organica), coordinamento funzionale, ordine, programma, finalismo, attrazione verso un modello e una causa formante finale (organismo adulto), posti nel futuro.

Dunque, concludendo: due sono i principi, simmetrici l’uno all’altro e bilanciatisi: entropia e sintropia. Due sono le classi di fenomeni che si danno e si mostrano nell’Universo, quelli entropici, che sono quelli fisici, e quelli sintropici, che sono quelli vitali. Disordine, disorganizzazione e scoordinamento funzionale, con degrado continuo e, da ultimo, morte (impossibilità funzionale e quindi di esistenza) caratterizzano l’entropia e i fenomeni entropici. Ordine, differenziazione, funzionalità e vita caratterizzano la sintropia e i fenomeni sintropici.
Fin qui Luigi Fantappié

La ricostituzione energetica
Ma noi vogliamo proseguire. Il principio di entropia dice, dunque, che ogni corpo ha in sé connaturato un destino di fine e di morte; e che così pure finirà l’Universo, per morte termica, quando non vi sarà più energia trasformabile in lavoro e vi sarà un’omogeneizzazione di base in calore inutile.

Ma questa fine non vi sarà. Infatti, al di là delle quattro caratteristiche sopra enunciate, vi è un’ulteriore, quinta caratteristica (e), che è anche quella maggiore e più importante. Il principio di sintropia è innanzitutto un principio di ricostituzione energetica e di “vita” per il sistema di quel corpo, che si pone a fronte al degrado che viene ad esso dall’entropia e lo controbilancia.

Vi è dunque nel sistema (perviene al sistema da fuori del sistema) un modo e una forma di ricarica che consente ad esso di proseguire nella sua esistenza, ovviando così alla definitività assoluta della fine entropica. Nell’Universo, a fronte degli astri che finiscono come novae e supernovae, altri corpi celesti nascono continuamente dal raggrumarsi del pulviscolo cosmico per attrazione da forza gravitazionale. Negli organismi viventi vi è il metabolismo, nel il quale, a fronte del catabolismo, vi è l’anabolismo.
Il principio di sintropia è dunque essenzialmente, un principio simmetrico ed opposto a quello di entropia – e rappresenta il reintegro energetico del sistema a fronte del suo degrado entropico – che lo bilancia e consente al sistema di non finire.

il sole con la sua energia - luce, calore, altre radiazioni elettromagnetiche è la fonte della ricostituzione energetica per la vita dei (e sui) suoi pianeti

il dio Sole (qui in un dipinto egizio) è adorato e riconosciuto da tutti i popoli come fonte di vita 

nascita di una nuova galassia nell'infinito Universo

 

la molecola del DNA di un batterio osservata mentre si dipana per ottenere la propria replicazione e la riproduzione della cellula  batterica. Il gene, il DNA e l'RNA sono mediatori chimici del mondo spazio-temporale portatori dell'informazione genetica attraverso i quali l'Idea-Informazione si manifesta come mondo fenomenico spaziotemporale

L’Informazione e l’interiorità
Si è detto che nei fenomeni sintropici il tempo sembra scorrere all’indietro, dal futuro (ove si trova la causa finale formante) verso il passato. È da ritenere, piuttosto, che nei fenomeni sintropici l’attrazione a sé e la forza sintropica provengano non dal modello di fenomeno perfetto e attuato futuro, dal futuro cioè, ma da un modello, da una Idea, da una Informazione, che si trova non nel futuro temporale del fenomeno ma nella sua interiorità (aspaziale e atemporale). La causa non è nel futuro ma in questa interiorità del fenomeno; e il tempo dunque per questi fenomeni non scorre all’inverso e all’indietro, il tempo scorre sempre in avanti, come è nell’esperienza, perché appartiene alla dimensione fisica materiale, al cronotopo. Bensì che la direzione del moto (della Forza sintropica) è dall’interiorità (del fenomeno e del corpo fisico materiale) verso l’esterno; cioè dall’Idea e dall’Informazione, dall’anima (del corpo e del fenomeno) verso la sua Manifestazione.

Ma anche la concezione del retrofluire del tempo (antitempo) – basilare nella concezione classica dei fenomeni sintropici – cioè della retrocausalità non ne viene totalmente inficiata e resta, a modo suo, valida. Poiché, come vedremo presto parlando a confronto dei fenomeni paranormali, nella dimensione dell’Informazione vi è coesistenza di passato-presente-futuro (una Realtà, quella di tale coesistenza, ammessa anche da Fantappié) e poiché tale Realtà coesistenziale sostiene il fenomeno spaziotemporale in cui si manifesta per tutta la sua durata (e in tutta la sua estensione spaziale), ecco che tale Informazione produce il fenomeno in tutta la sua interezza nello stesso momento, sincronicisticamente. Ne informa e lo determina sin dall’inizio anche nel suo aspetto (modo di essere) finale, quasi precognitivamente (retrocausalmente). La retrocausalità, come altro modo di essere e di funzionare della Realtà e del fluire del tempo, è, a modo suo, salvata.

La caratteristica propria e fondamentale dei fenomeni sintropici di essere fenomeni finalistici, evidenziata da Fantappié, rimane pienamente valida anche in questa ipotesi né viene inficiata dal fatto che la loro causa formante si trovi nella loro interiorità e non nel loro futuro temporale. Il finalismo permane nella considerazione (e nel fatto) che il fenomeno è indirizzato sempre ad attuarsi in un programma finale maturo, adulto e completo.

Per “Interiorità” intendo una dimensione diversa da quella fisico-materiale spaziotemporale, una dimensione dove passato, presente e futuro coesistono (come ammette pure Fantappié per l’Universo diverso dei suoi fenomeni sintropici) e che, allo stato attuale delle conoscenze, possiamo chiamare psichica e spirituale.
Prendiamo, ad esempio, il seme (comprendendo in questo termine ogni ovulo da cui può nascere un nuovo organismo). L’Informazione non sta dentro (spazialmente e materialmente) a quel seme e giustamente un chirurgo materialista, bravissimo nella sua professione ma poco perspicace, disse “io l’anima non l’ho mai incontrata col mio bisturi”. Nel seme ci sono i geni, il DNA, l'RNA, che però sono solo i mediatori chimici attraverso cui l’Idea, l’Informazione si realizzano, si manifestano e operano nello spaziotempo.
Per questo chiamiamo Forza (e non energia) quella sintropica, per distinguerla dall’energia vera e propria che è quella del mondo fisico, materiale, spaziotemporale e materiale-energetico, di cui alla formula E = mc², che si degrada entropicamente.

lo sviluppo finalistico secondo un progetto di vita. 1ª fase, l'uovo

2ª fase: l girini

3ª fase: da girino a  rana

la fase finale del progetto di vita attuato: la rana

I fenomeni paranormali
Anche i fenomeni paranormali sono fenomeni sintropici, o almeno ad essi assimilabili; questo lo riconobbe lo stesso Fantappié in una sua conferenza del 1955 (“Nuove possibilità di inquadramento dei fenomeni paranormali”), sulla base di una loro comune appartenenza a una realtà in cui vi è coesistenza di passato-presente-futuro, ammissibile in base alla teoria della relatività ristretta di Einstein (la quale contrariamente alla relatività galileiana, dimostra che la velocità della luce è costante mentre è il tempo ad essere a velocità variabile. Da onde, Böhr e Heisenberg dedussero che il fluire del tempo attiene solo all’accrescimento dei contenuti della coscienza).

Come sappiamo, per i fenomeni sintropici la forza sintropica viene dall’Informazione e dalla interiorità, con moto da questa verso l’esterno fenomenico; e in tale realtà esterna spaziotemporale si realizza come fenomeno entropico. Analogamente il paranormale scaturisce da una emozione interiore, la cui forza determina l’insorgere del fenomeno ESP o PK nel nostro mondo esterno spaziotemporale. La chiaroveggenza, la telepatia, dice Fantappié (e la precognizione, aggiungo io) mostrano quella coesistenza di passato-presente-futuro di cui si è detto. A loro volta, (aggiungo ancora io) i fenomeni PK mostrano anche la aspazialità del mondo delle emozioni.
Concludiamo (con Fantappié) che sia per i fenomeni paranormali che per quelli sintropici si devono ammettere (fra le tante possibili) almeno due realtà, una dove passato, presente e futuro coesistono e un'altra esterna, fenomenica e spaziotemporale (il cronotopo), dove le tre dimensioni temporali sono distinte e fluiscono dal passato verso il futuro, attraverso il presente (distribuendosi sulla dimensione spaziale).

Io concordo, solo preciso che la dimensione della coesistenza temporale è interiore,  (che io chiamo mondo delle Idee, il mondo dell’Informazione, delle emozioni,è la dimensione dell’interiorità del pensiero, della coscienza e della vita: che appare coincidere con quella detta “psichica e spirituale”) ed è l’anima del fenomeno; e che il cronotopo, il mondo fenomenico spaziotemporale, è la sua Manifestazione.

le emozioni sommuovono il profondo

(P.Picasso "Donne che corrono sulla spiaggia")

la dimensione razionale spaziale e temporale

(P.Picasso "Boccale, candela e casseruola")

Sotto l’aspetto, più specifico, dell’entropia (degrado progressivo del fenomeno) e della sintropia (sostegno e reintegrazione energetica), questi due principi valgono anche nei fenomeni paranormali. Perché questi emergano è necessario che l’individuo sia in uno stato modificato di coscienza (trance o alta drammaticità e traumaticità dell’informazione) che consenta alla emozione di trapassare con la notizia ESP o con il fatto PK dall’inconscio al livello cosciente, cioè dal mondo interiore e psichico dell’emozione informata e informante all’esterno mondo sensoriale e fenomenico.
Nella nostra realtà materiale e sensoriale tale stato modificato di coscienza con le sue informazioni e capacità extrasensoriali è sempre in lotta, è ostacolato e alla fine è sopraffatto dallo stato di coscienza ordinario, che è quello normale per l’individuo terreno, il cui rapporto privilegiato con il mondo è quello fondato sul corpo materiale e sui suoi sensi. Da ciò deriva un degrado e, da ultimo, la fine dello stato modificato di coscienza, con interruzione della capacità ESP e PK e cessazione delle relative notizie e produzioni. Queste opposizione,degrado e cessazione del fenomeno paranormale rappresentano in esso l’entropia; mentre la sintropia vi è data dalla maggiore o minore forza e durata della trance e dal grado di impatto dell’emozione informante. I due principi, entropia e sintropia, operano dunque, mutatis mutandis, anche nei fenomeni paranormali.

Da ultimo, il parallelo si completa con altre considerazioni:
I fenomeni parapsicologici – come pure quelli psicologici – non sono mai solo un “fatto”, cioè un semplice accadimento fisico ma sono sempre dei messaggi. Qualcuno, foss’anco l’inconscio della persona, vuol dire qualcosa a qualcun altro, foss’anco il livello cosciente della stessa persona. Partono da una intenzione, che è psichica, interiore e hanno uno scopo e una finalità; sono dunque finalistici, come quelli sintropici e non causali. I fenomeni normali fisici sono invece dei semplici fatti causati, sono dunque causali, come quelli entropici.

il medium a effetti fisici Rudi Schneider in stato di trance profonda

l'espressione del viso (della sensitiva Jeanne Dixon) mostra il suo stato di trance (leggera), sufficiente per i fenomeni ESP

anche l'ipnotismo è uno stato modificato di coscienza che può indurre fenomeni ESP

I FENOMENI PARANORMALI SONO SEMPRE DEI MESSAGGI

scrittura automatica. Il messaggio inviato da un disincarnato - o dall'inconscio - ha la finalità di voler comunicare qualcosa

Il poltergeist di Rosnheim (lampade oscillanti, aumento della potenza elettrica, accensione e spegnimento delle luci). Nei poltergeist i fatti caotici che accadono hanno la finalità (causa formante) di esprimere e scaricare le energie delle pulsioni di un disturbo o disagio psichico

apparizione (psicovisiva) "il frate luminoso". Le apparizioni hanno diverse, possibili finalità: atto di presenza, di identità, di esistere ancora, di affetto e ricordo.

apparizione ESP (Gustave Moreau "Apparizione").Hanno le stesse finalità dette per le apparizioni psicovisive

stimmate (le stimmate di S.Francesco). Hanno la finalità (causa formante) mistica di rivivere e identificarsi con la passione di Cristo 

"impronte di fuoco". Hanno finalità di messaggio, di ammonimento, di identità. Ovvero, (causa formante) di credenze e paure dell'inconscio

I fenomeni paranormali sono fenomeni sincronicistici, sono cioè retti dal principio della sincronicità di Jung e Pauli. Non vi è scansione temporale tra l’informazione ESP o la produzione PK esterne e l’emozione interiore da cui queste scaturiscono e che le scatenano, esse sono contemporanee. Ma questa sincronicità vale anche per i fenomeni sintropici, che sono sempre sostenuti, per tutta la loro durata, dall’Informazione interiore sottostante che li produce.

Il fenomeno fisico (entropico) sta nella storia, ha una durata e una collocazione spaziale; e anche l’organismo vitale, come manifestazione della Vita, sta nella storia. Ma il principio della Vita, - la Potestà e Signoria di vita, l'In Sé della vita, "l'Essere" - sta in un Eterno Presente, fuori dallo spazio e dal tempo, che da lì si attua, come messaggio di vita, nella sua Manifestazione storica, nella Storia. L’Idea della Vita si attua nella sua Manifestazione ma vi è contemporaneità, sincronicità, tra di esse. L’Idea è un punto interiore, aspaziale e atemporale, che poi "si apre a ventaglio" nel mondo spaziotemporale e lo anima; anima dall’interno sempre e sincronicisticamente il fenomeno in cui si manifesta.

Ares-Marte, archetipo e "dio" della guerra, Eterno Presente

l'attuazione dell'archetipo nella Storia

(Giovanni Fattori "La carica della cavalleria a Montebello")

 

Fonte: http://www.ricercapsichica.it

 

Che cos'è la Sintropia
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